Tutti in fila: alley cropping in scuole e villaggi

Tutti in fila: alley cropping in scuole e villaggi

Tutti in fila: alley cropping in scuole e villaggi

Tutti in fila: alley cropping in scuole e villaggi - esperienze di agroforestazione negli Udzungwa

Nell'ambito dell'incontro "Di alberi e d'erbe: esperienze di produzioni agricole eco-sostenibili nei progetti di Cooperazione Internazionale sostenuti dalla Provincia Autonoma di Trento" organizzato assieme a Nadir, GTV, Rastel abbiamo presentato un progetto pilota di agroforestazione in atto nei villaggi degli Udzungwa.

Il contesto dell'area dei Monti Udzungwa è piuttosto complesso. Ai piedi di una foresta montana antica e ricchissima di biodiversità, che offre gratuitamente e quotidianamente i suoi servizi ecosistemici a tutta la comunità locale, nazionale e internazionale, si trovano circa 30 villaggi densamente popolati. La mancanza di una zona cuscinetto fra foresta e villaggi contribuisce a un forte impatto ambientale sulle risorse naturali. Le foreste, soprattutto quelle nella valle ai piedi dei Monti, non rigorosamente protette, sono ad alto rischio di degrado e deforestazione. Nella fertile valle del Kilombero si pratica un'agricoltura di sussistenza e la maggior parte dei terreni è coltivata a canna da zucchero e riso, anche in maniera intensiva. Infatti nell'area vi è la presenza di una multinazionale sudafricana che coltiva zucchero e assorbe gran parte della produzione locale. La coltura dello zucchero è in espansione nonostante i problemi legati allo smercio di questo prodotto su scala mondiale. Vi è perciò un rischio di land grabbing e insicurezza alimentare. Inoltre rimangono pochi spazi coltivabili per altre colture.

Una possibile soluzione potrebbe essere introdurre pratiche agroforestali nell'area. Ed è quello che Mazingira sta facendo nell'ambito del progetto "Udzungwa: una foresta per tutti", co-finanziato dal Servizio Emigrazione e Solidarietà Internazionale della PAT. I villaggi e le scuole sono stati coinvolti per iniziare percorsi di avvicinamento alle pratiche agroforestali. Sono stati fatti corsi di formazione agli agricoltori locali che stanno implementando queste tecniche nei loro campi.

In tale scenario si inserisce anche uno studio pilota co-finanziato da un privato che promuove una tecnica di agroforestazione chiamata alley cropping che prevede di piantare specie arboree e/o arbustive lungo file singole o multiple  assieme a colture agricole, orticole o foraggere che vengono coltivate fra gli spazi dei filari delle specie legnose. I vantaggi del sistema sono molteplici:

  • migliora la diversità delle colture e i guadagni economici;
  • permette la produzione di colture annuali per un reddito immediato mentre allo stesso tempo si fanno crescere colture arboree a lento accrescimento come investimento futuro;
  • permette due raccolti all’anno sullo stesso terreno come foraggio o frutta;
  • permette una diversificazione agricola che riduce l’insicurezza alimentare;
  • aumenta lo stoccaggio netto di carbonio nel suolo e nella vegetazione;
  • aumenta l’utilizzo e il riciclo dei nutrienti del suolo;
  • aumenta la biodiversità e fornisce nuovi habitat alla fauna selvatica;
  • diminuisce l'erosione del suolo e contribuisce a trattenerne l'umidità.

Il progetto durerà 5 anni ed è iniziato nel 2014. Sono stati coinvolti 6 villaggi. Quattro hanno introdotto l’alley cropping sui loro terreni. L'alley cropping necessita di una determinata quantità di piantine per la piantumazione, perciò 2 di questi 4 villaggi hanno anche vivai dedicati per la produzione di piantine per il progetto. Altri 2 villaggi diversi producono piantine per l'alley cropping in vivai specifici. I 4 vivai devono produrre 10.000 piantine ogni anno e le persone che vi lavorano hanno uno stipendio fisso. In ognuno dei 4 villaggi coinvolti per l'alley cropping sono stati selezionati in modo partecipativo 10 agricoltori  che hanno messo a disposizione almeno 1,25 acri di terreno adatto. Ogni anno ciascun agricoltore deve coltivare con tecnica alley cropping 0,25 acri del suo terreno. Ogni anno la quantità coltivata con questa tecnica aumenta di 0,25 acri fino a raggiungere 1,25 acri coltivati ad alley cropping alla fine dei 5 anni di progetto. Ogni agricoltore riceve ogni anno 1.000 piantine da piantare e un incentivo se a fine anno la sopravvivenza delle piantine è buona.

Anche una scuola è stata  coinvolta nel progetto e ha già messo a dimora 0,75 acri ad alley cropping.

Si spera che prendendo esempio dagli agricoltori pionieri coinvolti nel progetto pilota, questa pratica agroforestale si diffonda con un processo di trasmissione pari a pari in modo da sollevare la comunità locale dalla dipendenza da certe colture inquinanti e inaffidabili come la canna da zucchero e il riso, arricchendo e diversificando le produzioni agricole locali.

Silvia Ricci (PhD)

Trento Science Museum

Association Mazingira

Corso del Lavoro e della Scienza 3

38122, Trento

Italy

Email: associazione.mazingira@gmail.com

tittaric@katamail.com

silvia.ricci@muse.it

Mob. : +39 3201992969

  08 Novembre 2015
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