Scuola e diritti globali, pronti a ricominicare

di Federica Manfrini

L’ultima campanella è suonata non solo per gli studenti ma anche per chi, come noi, lavora con i ragazzi nelle scuole sui temi dell'educazione globale. E così, alla conclusione di un anno ricco di attività che hanno coinvolto bambini, ragazzi ed insegnanti, sono arrivate anche per noi le pagelle!

È infatti il momento di valutare il percorso realizzato e di iniziare a programmare il prossimo anno scolastico, affinando e correggendo gli strumenti utilizzati e creandone possibilmente sempre di nuovi.

Quest'anno, grazie al progetto cofinanziato dalla Provincia autonoma di Trento "Conto Anch'io- Educazione e sensibilizzazione alla sovranità alimentare e allo sviluppo sostenibile con approccio glocale" sono stata personalmente coinvolta nelle attività realizzate in più di 80 classi della Vallagarina e della Piana Rotaliana, nei tanti incontri preparatori con insegnanti e dirigenti, nelle riunioni di preparazione, laboratori, attività didattiche e ludiche e, infine, nella raccolta delle schede di valutazione. Certo non è solo un lavoro di burocrazia, carte e riunioni (aspetti meno interessanti del lavoro), per la maggior parte del tempo si tratta di momenti veramente stimolanti che aiutano a "ricaricare le batterie" dopo fatiche e tensioni.

Con le letture di storie di bambini che vivono dall'altra parte del mondo i bambini delle prime classi rimangono incuriositi, affascinati e, anzi, vogliono sapere tutto tutto…, perfino se ho conosciuto pure io la protagonista della storia e se è vero che si lava nel secchio prendendo l'acqua al fiume.

Durante le visite guidate alla nostra mostra “mangiare bene, mangiare tutti� sul tema dell’alimentazione e del diritto al cibo si impara moltissimo perché, anche se ancora solo bambini, notiamo già una grande consapevolezza su questi temi e tocchiamo con mano che la risposta è positiva e c’è la disponibilità ad approfondire, imparare, mettere in pratica.

Non sono mancati nemmeno alcuni momenti divertenti, come quando, durante un laboratorio per il quale i bambini di Haiti ci avevano inviato moltissimi oggetti particolari e buffi da portare nelle classi, uno schiaccia banana ad esempio si è trasformato sotto lo sguardo sorpreso dei bambini in un tagliere, in un vassoio e poi in uno strumento musicale.

Con i più grandi si sono visti alcuni film del Festival del Cinema Africano di Verona, che hanno stimolato i ragazzi a riflettere su questioni come il diritto all'istruzione, le esperienze di cittadinanza attiva e di protagonismo giovanile.

E infine, grazie all’iniziativa del Social Day, una giornata interamente dedicata al volontariato, dopo una formazione realizzata in classe, i ragazzi hanno vestito per qualche ora i panni del lavoratore per finanziare, con il proprio salario, un progetto di cooperazione internazionale scelto da loro. L’iniziativa è stata un vero successo e una grande soddisfazione per tutti.

Così, quando, dopo le meritate vacanze, tornerà a suonare la campanella… saremo pronti a ricominciare per riproporre a nuovi studenti queste e altre attività nel nuovo progetto di educazione allo sviluppo da poco approvato dalla Provincia autonoma di Trento.