Padre Dall'Oglio e il Trentino
L’appello del Papa: “Liberate padre Dall’Oglio”. Il legame con il Trentino
Il Papa ha rivolto "un accorato e pressante appello" per la liberazione di padre Paolo Dall'Oglio, il gesuita rapito due anni fa in Siria, come pure dei vescovi ortodossi e delle altre persone "che, nelle zone di conflitto, sono state sequestrate". Per questo Francesco auspica "il rinnovato impegno delle autoritĂ locali e internazionali".
"Tra qualche giorno ricorrerà il secondo anniversario da quando, in Siria, è stato rapito padre Paolo Dall'Oglio", ha detto il Pontefice all'Angelus. "Rivolgo un accorato e pressante appello per la liberazione di questo stimato religioso", ha proseguito.
C’è un forte legame fra padre Dall’Oglio, il Trentino e le associazioni di solidarietà internazionale. Subito dopo il suo rapimento, il 29 luglio 2013, numerosi gruppi e personalità trentine firmarono un appello per la sua liberazione, chiedendo all’allora presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e al ministero degli esteri, Emma Bonino, di fare il possibile per la sua liberazione. Il fondatore della comunità monastica di Deir Mar Musa, impegnato nel dialogo interreligioso, era stato espulso dalla Siria da Assad nel 2012. Era rientrato in quel Paese nel 2013 per una missione umanitaria. Pochi giorni dopo la sua scomparsa. E da allora non ci sono più notizie del gesuita.