
Le donne del Nepal, violenze e discriminazioni
Sapevo che la violenza e le discriminazioni nei confronti delle donne sono una triste e diffusa realtà in Nepal. Come responsabile dell’associazione Apeiron, che da anni lavora in Nepal a fianco delle donne, incontro quotidianamente casi di gravi violenze e vessazioni nei confronti delle stesse. Tocco con mano le discriminazioni che subiscono, soprattutto nell’accesso a servizi primari, come la sanità e la scuola. Se una figlia si ammala, i genitori la portano dallo sciamano. Se è il figlio ad ammalarsi, i genitori si permettono di pagargli un check-up da un medico.
Le figlie femmine terminano solitamente la carriera scolastica, se mai viene permesso loro di intraprenderla, dopo la classe quinta perché è da quel momento che anche la scuola pubblica richiede il pagamento di una tassa d’iscrizione. Eppure, le stesse famiglie che danno per scontato che al termine della quinta elementare le figlie rimangano a casa a lavorare nei campi o a prendersi cura della casa e dei pasti, fanno in modo che i figli maschi proseguano gli studi. Anche se molto spesso portano a casa voti mediocri, peggiori di quelle delle sorelle.
So bene come funziona, eppure partecipare alla conferenza recentemente organizzata a Kathmandu dalla Banca Mondiale per rendere pubblici i risultati dello studio in materia mi ha lasciata di stucco. La ricerca, condotta in Nepal ed in altri paesi del Sud Asia dalle ricercatrici Jennifer Solotaraoff e Rohini Prabha Pande, ha dipinto un quadro ancor più nero di quel che mi attendevo: il Nepal è il 14esimo paese al mondo per elevato numero di violenze contro le donne, in prevalenza violenze fisiche domestiche che colpiscono soprattutto donne dai 15 ai 49 anni. Il report dichiara la violenza, in particolari contro le adolescenti sposate, inaccettabile ed estremamente costosa in termini non solo economici, ma anche sociali. Eppure ben poco viene ancora fatto. Basta leggere i quotidiani per rendersene conto.
Per parlare con Barbara Monachesi scrivi a: trentino.solidarieta@provincia.tn.it