ROLANDO PIZZINI

ROLANDO PIZZINI

INSEGNANTE

Insegno religione al liceo classico "G. Prati" e alla Casa Circondariale di Trento. Sono il coordinatore della ricerca italo-australiana che ha portato alla pubblicazione della prima monografia scientifica dedicata alla figura di Angelo Confalonieri. E autore di alcuni libri fra i quali "Nel Tempo del Sogno – un prete fra gli aborigeni" (La fontana di Siloe) e curatore di "Nagoyo - la vita di don Angelo Confalonieri fra gli Aborigeni d'Australia 1846-1848" (Fondazione Museo storico del Trentino), edito anche in lingua inglese. Ho coordinato progetti di solidarietĂ  e, in Amazzonia, sto contribuendo alla conservazione di circa 200.000 ettari di foresta tropicale nella regione brasiliana di XixuaĂş XiparinĂŁ. Faccio parte dell'associazione Trentino Insieme.

Confalonieri: il primo bianco a vivere con gli aborigeni d’Australia

Angelo Confalonieri fu, allo stato attuale delle ricerche, il primo “uomo bianco” ad aver scelto di vivere liberamente con e per gli aborigeni australiani a tal punto che gli stessi, per integrarlo nella loro società, gli attribuirono un "nome di gruppo di pelle": «Nagoyo». Nato a Riva del Garda il 13 giugno 1813, affrontò gli studi ginnasiali a Trento nell’odierno Liceo classico “G. Prati” (fu compagno di scuola del poeta Giovanni Prati). Il 14 luglio 1839 venne ordinato sacerdote e celebrò la sua prima messa a Castelnuovo in Valsugana. Fin da subito manifestò il desiderio per la missione in luoghi lontani: l’occasione gli fu offerta a Roma dall’irlandese John Brady, vescovo di Perth. E così Confalonieri giunse in Australia, a Perth, l’8 gennaio del 1846 assieme ad un gruppo di missionari e suore di varie nazionalità. Qui, assieme a due catechisti irlandesi, James Fagan e Nicholas Hogan venne assegnato a Port Essington nella penisola di Cobourg nel nord del Continente presso un presidio militare inglese, il “Victoria”. I tre partirono da Sydney, per Cobourg, ad inizio aprile del 1846 ma, durante il viaggio, il loro veliero andò a sbattere su una scogliera inabissandosi in poco tempo.

Molti passeggeri annegarono e fra questi i due missionari irlandesi, ma fortunosamente Confalonieri venne tratto in salvo. Anziché rinunciare alla missione egli scelse, anche se solo, di farsi portare a Port Essington. Presso il “Victoria”, il missionario venne aiutato dal comandante John McArthur che lo sostenne e gli fece costruire dai soldati, a grande distanza dal presidio, una capanna su un promontorio, il Black Point (penisola di Cobourg) , in modo tale da permettergli di vivere fra i nativi.

E Confalonieri per due anni visse con gli Aborigeni, esplorò il territorio, li assistette ed entrò in relazione con loro adottando uno stile di vita estremamente duro per un europeo. Ma rapidamente, sorprendendo i contemporanei, imparò le loro lingue scrivendo pure due frasari e disegnando una mappa della penisola di Cobourg, "era sempre nella terra selvaggia in mezzo a loro con un libretto in mano", scrisse John Sweatman.

Inoltre familiarizzò con i costumi, gli usi ed i linguaggi degli Aborigeni, «Era molto apprezzato dalla maggior parte degli Aborigeni per il modo con cui tentava di conciliare le differenze tribali, la sua generosità nel condividere i suoi approvvigionamenti e il modo con cui adottava il loro stile di vita nomade», ebbe a raccontare Peter Spillet.

Insegnò i principi del Cristianesimo anche se, dato il contesto, non riuscì nella sua opera di conversione. Purtroppo la dura vita sfibrò il missionario. Don Angelo Confalonieri morì prematuramente il 9 giugno del 1848 ma nonostante ciò, a differenza di molti che incontrarono gli Aborigeni, egli fu disponibile a mutare “pelle” e metodi di evangelizzazione. Come ebbe modo di dire John Sweatman: "Era un uomo molto distinto e ben educato, e pur essendo un prete, era molto liberale e tollerante su tutti gli argomenti religiosi" John Sweatman.

Per saperne di piĂą:

  • Cimadomo, Giovanni "Della vita del sacerdote Donn'Angelo Confalonieri" Rovereto Dall'I.R. Stamperia di L. Marchesani, 1850
  • Pizzini, Rolando (a cura di) “Nagoyo – La vita di don Angelo Confalonieri fra gli aborigeni d’Australia 1846-1848”  - (II ed. 2011) pp. 236 - ed. Fondazione Museo Storico del Trentino 2010
  • Girola Stefano, Pizzini Rolando (edited by) “Nagoyo – The Life of don Angelo Confalonieri among the Aborigines of Australia 1846-1848” - 2013 pp. 240 - ed. Fondazione Museo Storico del Trentino
  • Pizzini, Rolando “Nel Tempo del Sogno – un prete fra gli aborigeni” - 2012 pp. 96 - ed. La Fontana di Siloe
  • Soravia, Giulio 1975 "Fathers Angelo Confalonieri’s Manuscript in Jiwadia in Propaganda Fide Archive, Rome". Annali Istituto Orientale di Napoli. Naples, n. s, v. 35: 377-399
  • Soravia, Giulio 1982 "Fathers Confalonieri’s Ky-Dula Wordlist". East and West, v. 32, n. 1-4: 115-144
  05 Giugno 2015
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