La musica del silenzio

Il suggestivo viaggio in moto attraverso l’Africa di quattro amici diventa un libro, il cui ricavato sarà destinato a combattere la cecità infantile nel Continente Nero, dove ogni minuto un bambino perde la vista. Le emozioni, le sensazioni, le sorprese, belle e brutte, di un percorso dentro l’anima dell’Africa lungo 23mila chilometri e durato due mesi. Il senso del viaggio sta nel fermarsi ad ascoltare chiunque abbia una storia da raccontare.

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Questo libro è un diario di viaggio, ma contemporaneamente un racconto in diretta di emozioni, di sentimenti fatti di stupore, di curiosità, di nostalgia di casa ma anche di disagio, fastidio e perfino rabbia. E’ un percorso di vita in situazioni a volte contemplative, a volte estreme, altre volte addirittura grottesche. Ãˆ la sintesi di un sogno di quattro amici, le loro moto, la tenda e tanto entusiasmo.

Un continente grande come Cina, India, Europa, Usa, Messico e Giappone messi insieme, una distesa di Paesi, etnie, lingue, culture diverse, per noi è solo una parola: Africa. Un luogo comune più che un luogo geografico, che non significa nulla, ed evoca vaghe immagini: miseria e denutrizione, guerra e violenza o al limite, nei casi più felici, danze e folklore.

Un paese che ricorda il lavoro dei volontari, molti dei quali italiani, che da anni portano, verso il Sud del mondo, competenza ed entusiasmo, e sono ripagati in fatica e bellezza. Noi siamo quattro amici motociclisti. Forse qualcuno ci crederà dei pazzi, solo perché abbiamo il coraggio di sognare di percorrere strade e orizzonti delle quali, magari, egli non conosce nemmeno l’esistenza.

Abbiamo segnato due punti sulla cartina: Trento e Città del Capo. Il primo è il punto di partenza, il secondo il punto di arrivo, il nostro obiettivo in Sud Africa. Il mezzo è una moto BMW R1200GS ADV. Il tempo a disposizione circa due mesi. Questi sono gli ingredienti. La passione, la voglia di avventura e il desiderio di scoprire nuove genti ed i diversi panorami saranno i principali condimenti del viaggio.

Questo percorso e la sua esplorazione restituiranno, di quel vasto continente, un'immagine viva, ripulita dall'opacità degli stereotipi, che fa i conti con i nostri pregiudizi e li ribalta in sapori, colori, incontri. E alla fine sicuramente farà nascere in noi tanta nostalgia e voglia di ritornare.

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Il “mal d’Africa†è incurabile.

Nel libro dal titolo “La musica del silenzio†si racconta l’Africa, quella che si è scoperta viaggiando da nord a sud e da est ad ovest nei circa 23mila chilometri tra Egitto, Sudan, Etiopia, Kenya, Tanzania, Mozambico, Zimbabwe, Botswana, Namibia e Sud Africa, dopo aver percorso un tragitto lungo la  Grecia, Cipro e Israele.

Questo viaggio offre spunti a vari argomenti a iniziare dai territori attraversati che in gran parte – secondo il sito “Viaggiare sicuri†del Ministero degli esteri – sono classificati come ad “alto livello di cautela†e quindi non è da avventurarvisi. Alta è la consapevolezza dei pericoli, ma l’accurata preparazione del viaggio e la prudenza dei quattro esperti motociclisti, li ha fatti arrivare a destinazione sani e salvi.

Nulla è lasciato al caso, anche se prevedere ogni insidia e ogni possibile situazione di rischio è ardua, se non impossibile impresa.

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Il silenzio è musica.

“Che cosa sarebbe, infatti, una grande opera musicale se non fosse intervallata da pause che ne esaltano il ritmo e la melodia. Sarebbe solo banale rumore.†Si possono percorrere milioni di chilometri in una sola vita senza mai scalfire la superficie dei luoghi, né imparare nulla dalle genti appena sfiorate. Il senso del viaggio sta nel fermarsi ad ascoltare chiunque abbia una storia da raccontare.

Il libro, anche attraverso un reportage fotografico cerca di far rivivere e condividere le emozioni del viaggio. Il lettore entra nella scena e diventa il protagonista di momenti indimenticabili, talvolta raccontati anche con ironia, osservando il sorriso dei bambini, lo sgomento e la rabbia per la povertà, per la diseguaglianza che in Africa conoscono il loro apice.

Con il ricavato del libro l’autore Giorgio Barbacovi, commercialista di Cles, ha voluto promuovere e condividere un’iniziativa con il Lion’s Club (del quale è socio da 25 anni): combattere la cecità infantile, una piaga di vaste aree del Continente Nero. Nel 1925 Hellen Keller esortò i Lions a diventare “cavalieri dei non vedenti nella crociata contro le tenebreâ€.

Nel 1990 è stato lanciato Sight First, un programma per sconfiggere la cecità prevenibile, che riguarda l’80% dei casi di cecità. Il programma si occupa delle principali cause di cecità: cataratta, tracoma, oncocercosi, cecità infantile, retinopatia diabetica, con progetti a favore di operazioni alla cataratta, finanziando la costruzione o l’ampliamento di ospedali e cliniche oftalmiche, distribuendo cure e formando personale qualificato.

L’impegno maggiore di Sight First è concentrato nell’aiutare i bambini. Ogni minuto un bambino perde la vista. Mezzo milione di bambini avranno perso la vista entro la fine dell’anno. Tragicamente, la maggior parte di questi casi potrebbe essere prevenuta o curata. In collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della sanità, è stata lanciata la prima iniziativa mondiale per combattere la cecità infantile che prevede la realizzazione di 30 centri per le cure oculistiche pediatriche in tutto il mondo.

Il libro è edito da Arca Edizioni. Costo 18 euro. Pagg.360. Lo si può acquistare nelle migliori librerie oppure su Amazon.it. Per maggiori informazioni è possibile visitare la pagina Facebook “La musica del silenzio†o contattare direttamente l’autore Giorgio Barbacovi, che si rende disponibile a partecipare ad eventi a tema (335 8335920, mail giorgio.barbacovi@studiocles.it o sulla sua pag. FB). 

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  01 Settembre 2015
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