Il Papa nei Paesi della solidarietà trentina

Il Papa nei Paesi della solidarietà trentina

Il Pontefice in America Latina spinge su riforme e fratellanza. Nei Paesi visitati vi sono molti progetti trentini nel nome della solidarietà.

Papa Francesco ha visitato tre Stati nella sua recente visita in Sudamerica, toccando l’Ecuador, la Bolivia e il Paraguay. Parlando alle folle ha benedetto e incitato alle riforme sociali. Non è stato, dunque, solamente un viaggio evangelico e istituzionale in cui ha incontrato religiosi e politici. In Ecuador ha avuto un dialogo con il mondo della scuola e della società civile. In Bolivia ha fatto visita ai detenuti di una delle prigioni con le condizioni di vita più dure dell’America Latina: il carcere di Palmasola alla porte di Santa Cruz, a circa 500 chilometri dalla capitale La Paz. Un mega carcere di 5mila detenuti. In Paraguay ha visitato l’ospedale pediatrico “Ninos De Acosta Nu” di Asuncion, poi si è spostato a “Bonado Norte”, una baraccopoli della capitale. In questi tre Stati il Trentino opera da più di 10 anni con progetti di cooperazione e solidarietà internazionale. Eccone alcuni che si riferiscono agli ultimi anni. 

In BOLIVIA il Trentino ha realizzato una quindicina di progetti.

2014, orti scolastici e familiari

Fundación Abril lavora, dal 2012, ad un piccolo progetto pilota di implementazione di orti scolastici biologici stagionali nell’Unità Educativa Santa Rosa de Lima, a Cochabamba, in Bolivia. È stato realizzato un orto per la coltivazione stagionale di ortaggi. Il progetto vuole ampliare l'esperienza degli orti scolastici biologici. Saranno realizzate 16 corsie, per la coltivazione di otto specie differenti di ortaggi; oltre a un giardino ricco di piante ornamentali, fiori e piante medicinali, così da diversificare la biodiversità delle specie e insegnare a stare a contatto con la natura. È prevista la realizzazione di una serra per la produzione invernale di ortaggi e di due cisterne per la raccolta dell’acqua piovana per le necessità di consumo umano e di irrigazione, visto che la scuola non dispone di una fonte propria. Verranno avviati nove laboratori di formazione su come piantare e trapiantare ortaggi ed elaborare fertilizzanti biologici, includendo tutte queste forme di conoscenza nell’istruzione formale dei piccoli scolari e recuperando i metodi di coltivazione tradizionali. Le attività coinvolgeranno alunni, insegnanti, genitori, con particolare attenzione alle mamme. È, infine prevista la realizzazione e distribuzione di 4 manuali pedagogici sulla relazione tra conoscenze teoriche e pratiche rispetto agli orti scolastici. Il progetto si concluderà nel 2016.

2013, riqualificazione campo sportivo di Tamborada

Tamborada è uno dei rioni che costituiscono l’hinterland di Cochabamba. Come molte altre periferie delle grandi città sudamericane, Tamborada negli ultimi decenni sta vivendo un processo di urbanizzazione sregolato e presenta tutte le problematicità e le difficoltà classiche di questi contesti. Tra le sue peculiarità vi è la presenza di un campo da calcio che è diventato un luogo di divertimento e di aggregazione non solo per i bambini ma per l’intera comunità. Aperto dalle 6.30 del mattino fino alle 22.00, il campo è sempre occupato. Ma essendo allo scoperto, esso è esposto alle intemperie stagionali e spesso accade che sia inagibile. Il progetto intende coprire il campo con una tettoia in modo da permettere alla comunità di Tamborada di poter utilizzare in modo regolare il campo e di avere così uno spazio permanente in cui potersi trovare.

In ECUADOR sono stati realizzati o saranno realizzato circa 30 progetti.

2015, programma di consolidamento e rafforzamento delle filiere del commercio equo e solidale.

Il progetto si realizza in Ecuador e in Perù e coinvolge cinque comunità ecuadoregne e due comunità peruviane (contesti di povertà e marginalità) impegnate nella produzione e commercializzazione di prodotti inseriti nelle filiere agroalimentari del commercio equosolidale. Le attività già in corso hanno evidenziato la necessità di adeguare le infrastrutture/strumentazioni e le capacità produttive agli standard di qualità richiesti dal mercato, aumentare la competitività commerciale, così come ampliare l’offerta produttiva con nuove filiere al fine di sostenere il reddito delle micro/piccole imprese aderenti al progetto. L’intervento, con azioni mirate (installazione infrastrutture/attrezzature, erogazione corsi formativi, adozione di nuovi imballaggi, introduzione di nuovi prodotti) si propone di consolidare le capacità produttive e commerciali delle cooperative coinvolte, favorirne l’incremento dei redditi e l’autonoma competizione nel mercato locale ed equosolidale.

2015, sostegno alle cooperative sociali femminili lungo il fiume Putumayo a Sucumbios.

Il progetto intende supportare, sia sotto il profilo finanziario che della capacity building, il partner locale nell’implementazione e gestione di una rete di cooperative agricole sociali (tiendas) al fine di migliorare i processi di immagazzinamento, distribuzione e commercializzazione dei prodotti alimentari coltivati nella zona. Il tutto verrà realizzato facendo molta attenzione alle dinamiche di empowerment femminile e di sviluppo sostenibile. Nello specifico gli interventi riguarderanno la creazione di 7 tiendas dislocate lungo il fiume Putumayo, l’allestimento di 14 orti organici, attività di formazione gestionale per le responsabili delle cooperative e la costruzione di reti sia tra le stesse cooperative che tra loro ed altri attori presenti sul territorio. Collateralmente si organizzeranno giornate di sensibilizzazione sul ruolo della donna. La fine del progetto è prevista nel 2017.

2014, rafforzamento della catena di trasformazione di prodotti tipici della biodiversità amazzonica nel centro di stoccaggio e trasformazione di Fundaciòn Chankuap a Macas, nella provincia di Morona Santiago.

L’intervento si realizza nel sud-est dell’Ecuador, nella cittadina di Macas, dove Fundaciòn Chankuap’ gestisce un centro di stoccaggio e trasformazione di prodotti alimentari ed erboristici cui conferiscono circa 700 produttori. Nel 2005, è stato costruito un essiccatoio che permette la disidratazione di cacao, arachidi, achiote, zenzero, curcuma, citronella ecc... per poter conservare le materie prime in attesa della loro vendita. Nel 2013 sono stati lavorati 454 kg di prodotti e 516 kg nel 2014. La microazione punta ad ottenere la certificazione di buone pratiche di produzione, adeguandosi agli standard previsti dalla normativa sanitaria nazionale. Si prevede di acquistare cinque carrelli e 110 contenitori in acciaio inossidabile, cartelli segnaletici, uniformi, prodotti per la pulizia e contro gli insetti e roditori. Si preparerà la documentazione per ottenere la certificazione, effettuando le analisi microbiologiche delle materie prime lavorate, quindi ci si rivolgerà a un ente esterno, accreditato dallo Stato, per il monitoraggio di tutto il ciclo produttivo. Adeguarsi a quanto previsto dalla normativa nazionale sanitaria in termini di buone pratiche di produzione è fondamentale per garantire la sicurezza alimentare dei prodotti anche ai fini della loro commercializzazione a livello internazionale. 

Papa

2014, miglioramento della qualità e delle tecniche di lavorazione delle arachidi native e del cacao amazzonico nelle comunità Achuar e Shuar della zona Trankutukù del Canton Taisha.

L’intervento punta al miglioramento della condizione economica delle famiglie indigene Shuar e Achuar, che vivono nel settore Trankutukù della provincia di Morona Santiago, in Ecuador. Si prevede di realizzare un supporto tecnico nella produzione di arachidi, con nuovi essicatoi e una nuova macchina per lo sgusciamento, e nella produzione del cacao, garantendone la qualità e introducendo nuovi linee di prodotto, adatte alla vendita. Si prevede inoltre di potenziare il sistema interno dei Gruppi Solidali del Lavoro dei produttori, per garantire il rinnovo delle certificazioni per la coltivazione biologica.

2014, Centro di promozione umana e di sviluppo Nueva Vida: programma di formazione e abilitazione occupazione per madri adolescenti in situazioni di rischio.

Il progetto si realizza a Las Malvinas (50mila abitanti), quartiere povero alla periferia di Guayaquil, città più popolosa dell’Ecuador. Padre Antonio, vivendo quella realtà e visitando le famiglie, ha riscontrato il forte disagio di tutta la popolazione, in particolare delle giovani madri nubili, vittime spesso di violenza. Ha chiesto l’aiuto di ACCRI, l’Associazione di Cooperazione Cristina internazionale, con cui collabora da anni. È stato formato un gruppo di cinque ragazze che hanno intrapreso un percorso di formazione lavorativa e umana e che collaboreranno nel presente progetto, coinvolte nell’equipe operativa e nella fase di promozione all’interno della comunità. L’intervento è necessario per crescente numero di gravidanze precoci tra le bambine dai 12 anni in poi. Causa principale abuso alcol e sostanze stupefacenti, degrado sociale, mancanza di punti di aggregazione e riferimenti validi. Gli unici centri di aggregazione sono le Parrocchie gestite dai Padri Comboniani. Fine del progetto nel 2016.

2013, incontri formativi sulla cittadinanza attiva e sui diritti lungo la frontiera fra Ecuador e Colombia

L’intervento fa parte di una più ampia relazione che vede partecipi Terra Libera e la Federacion de mujeres de Sucumbios. È prevista la realizzazione di un seminario, rivolto a circa 250 persone tra autorità, attivisti e popolazione locale, per informare e sensibilizzare sulla tematica della tutela dei diritti umani di profughi e rifugiati. Tale intervento è importante per via del fatto che la regione di Esmeraldas è situata sulla frontiera tra Ecuador e Colombia ed è caratterizzata da un consistente afflusso in Ecuador di profughi e rifugiati colombiani che fuggono dalla guerriglia. Il progetto terminerà alla fine del 2015.

2013, valorizzazione e recupero di specie forestaòo legnose per la biodiversità nella zona di Transkutukù.

Dal 2007 al 2011 la Fundaciòn Chankuap’ ha appoggiato diverse comunità Achuar e Shuar nell’elaborazione di piani di ordinamento territoriale da cui è emersa la perdita significativa di specie vegetali a causa di una gestione inappropriata condotta in passato. Il fatto di reintrodurre all’interno dell’ecosistema locale alcune tipologie di piante è altresì importante per i fini commerciali e quindi per la generazione di reddito delle comunità. L’estratto medicinale che si ricava dal sangre de drago ad esempio, può diventare una rilevante fonte di reddito. L’intervento prevede la produzione di 20.000 piante in 5 vivai e l’apprendimento delle tecniche gestionali per migliorare la coltivazione sostenibile dell’unugrahua e del sangre de drago. Il tutto porterà ad un vero e proprio arricchimento della foresta in quanto si utilizzeranno gli spazi degradati sotto il profilo ambientale. Fine del progetto dicembre 2015.

2013, rafforzamento e promozione dell’area commerciale di Fundacion Chankuap attraverso il potenziamento dei punti vendita presenti nelle città di Macas e Quito.

A causa dell’assenza di un sistema bancario e di organizzazioni di microcredito locali, fino ad oggi le microimprese nel distretto di Begumganj sono state spesso vittime della pratica dell’usura. Dopo un lungo periodo di attività educative, formative e di assistenza alle microimprese presenti sul territorio, si vuole ora avviare un programma di microfinanza che comprenda l’erogazione di crediti specifici per ogni tipologia di microimpresa ed un’educazione allo sviluppo del risparmio. L’obiettivo del progetto è quello di creare un processo creditizio virtuoso che si possa auto sostenere attraverso la restituzione dei microcrediti erogati e l’apertura di piccoli conti correnti ove depositare il risparmio accumulato. Il progetta terminerà a dicembre 2015.

2013, acquisto ambulanza per l'hospital Claudio Benati di Zumbahua.

A Zumbahua da vent’anni opera una struttura ospedaliera che mediamente cura più di 30mila persone l’anno. Tuttavia, essendo riconosciuto dal governo ecuadoriano come un’unità sanitaria di base, esso non ha le possibilità di curare i pazienti che presentano delle patologie rilevanti e quando essi si presentano nell’ospedale vengono trasferiti con un’ambulanza nella capitale Quito. Per ora la struttura dispone di un solo mezzo di trasporto che oltretutto non possiede il materiale di base idoneo ai trasferimenti d’emergenza. L’intervento intende sopperire a tale situazione acquistando un’ambulanza dotata del kit di base in modo da permettere allo staff medico di usufruire di un mezzo di trasporto adeguato e di utilizzare l’altra vettura per i casi meno gravi.

Ecco gli interventi in PARAGUAY, ultimo Paese visitato da Papa Francesco.

2004-2005, completamento di un Centro di formazione sociale e culturale a Villeta.

Nella cittadina di Villeta, comunità di 20mila abitanti di cui circa il 70% sono giovani fino ai trent’anni, si è avvertita la necessità di creare l’occasione per offrire momenti di aggregazione, educazione e formazione. Il progetto ha previsto la realizzazione di un Centro destinato alla formazione sociale, culturale e tecnica per bambini, giovani e adulti, alla loro educazione, alfabetizzazione e formazione professionale. È, inoltre, istituito un doposcuola per permettere alle mamme di lavorare lasciando i figli custoditi. La Parrocchia locale ha già realizzato parte della struttura e ha poi realizzato un dormitorio, un salone multiuso per conferenze e incontri culturali, un’area riunioni all’aperto e un’area riunioni/laboratorio coperta.

2005, Costruzione del Centro de Asistencia Medica de Base a Pacu Cua.

La microazione ha affrontato il problema della totale mancanza di servizi medico assistenziali nel quartiere di Pacu Cua, nella città di Encarnacion in Paraguay. Nel quartiere vivono circa duemila persone. Si è previsto la costruzione di un piccolo ambulatorio, per dare stabilità e continuità al servizio medico dispensato ora in una baracca, dalle suore e qualche volontario. Di norma vengono visitate circa 50 persone al giorno.  Accanto a ciò si è previsto di registrare sia i neonati che gli adulti, spesso non presenti nei registri civili.

 

Papa2
  13 Luglio 2015
Centro per la Cooperazione Internazionale
Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani
Osservatorio balcani e caucaso