Haiti, colera in aumento

Haiti, colera in aumento

I casi di colera registrati nel primo trimestre del 2015 sono più di tre volte di quelli registrati nello stesso periodo dello scorso anno, sono anche leggermente superiori a quelli registrati nello stesso periodo del 2012, quando l'epidemia era al suo apice.
Con le prime piogge cadute, le autorità sanitarie hanno osservato un aumento dei casi di colera in diverse città, in particolare nei dipartimenti occidentali e in Artibonite, zona di intervento di MLAL Trentino Onlus e ProgettoMondo Mlal in partenariato con CISV.
Dal 1 gennaio al 31 marzo 2015, il Ministero della Salute Pubblica e della Popolazione (MSPP) ha registrato 11,414 casi sospetti di colera e 105 morti. Nello scorso mese di marzo i casi riscontrati sono stati 3.037. Più del triplo dei casi registrati nello stesso periodo dello scorso anno, quando erano stati segnalati 3.772 casi e 28 decessi, anche leggermente superiori a quelli registrati nello stesso periodo del 2012, quando l'epidemia era al suo picco (10,832 casi e 61 decessi).
La regione metropolitana di Port-au-Prince è la più colpita, il 52% dei casi è stato registrato nell’area della capitale. Il MSSP riferisce che una dozzina di municipi sono stati dichiarati in allarme rosso. Sempre secondo l’MSPP ciò è dovuto a un rilassamento del rispetto dei principi di igiene, inoltre la capacità di risposta è diminuita in modo significativo negli ultimi anni visto il diminuire dei finanziamenti umanitari.
La comunità umanitaria teme un superamento dei 27,753 casi registrati nel corso del 2014, stando alla tendenza attuale.
La mobilitazione di risorse è più che necessaria per sostenere gli sforzi del governo e dei partner umanitari per rispondere alle necessità più urgenti. In effetti, la stagione delle piogge vera e propria inizierà ai primi di maggio, un periodo durante il quale le possibilità di propagazione del colera sono ottimali. La comunità umanitaria continua a fare pressione al fine di garantire che le risorse umane e finanziarie sono disponibili durante questa fase critica. Al momento, sono previsti più di 80 milioni di dollari da mobilitare tra 2015 e il 2016, non solo per rafforzare la capacità nazionale di preparazione e risposta rapida alle epidemie, ma anche per colmare le lacune in termini di accesso alle cure mediche di qualità, acqua potabile e servizi igienico-sanitari.

Michele Magon, MLAL Trentino Onlus "Nuove Energie", ProgettoMondo Mlal Haiti

  05 Maggio 2015
Centro per la Cooperazione Internazionale
Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani
Osservatorio balcani e caucaso