Revolution ArTheatre

Revolution ArTheatre

 

Revolution ArTheatre. Giovedì 14 Maggio - ore 20.45. Teatro SanbĂ polis. Via della Malpensada, 88. Trento

L’associazione MAIA Onlus è lieta di invitarvi alla prima proiezione del documentario “Revolution Art Poetry”, diretto da Nicholas Nazari e prodotto da MAIA Onlus tra il 2012 e il 2014, con musiche di Sick et Simpliciter e Dutch Nazari.

Il documentario interroga i mutamenti delle forme di espressione artistico - letterarie nella cultura orale palestinese - in particolare il rapporto tra il contemporaneo movimento dell’hip-hop e la poesia tradizionale - alla luce del ruolo della musica e della letteratura come strumento d’identità e di protesta.

Alla proiezione seguirà il dibattito con la partecipazione del regista, Nicholas Nazari e un concerto di Dutch Nazari e Sick et Simpliciter, autori della colonna sonora. Il documentario “Revolution Art Poetry” fa parte del più ampio progetto di solidarietà internazionale “Palestine Poetry Network” di MAIA Onlus, che ha goduto di un finanziamento dell’Assessorato alle Cooperazione allo sviluppo della Provincia Autonoma di Trento. Il progetto si fonda sulla necessità di diffondere la cultura e l’arte palestinese come strumenti di lotta contro l’isolamento statuale e culturale imposto dall’occupazione israeliana.

MAIA Onlus è un’associazione studentesca di cooperazione e solidarietà internazionale con il popolo palestinese. Fondata nel 2010 da un gruppo di studenti dell’Università di Trento, Maia svolge progetti di cooperazione internazionale in Palestina e realizza attività di sensibilizzazione sulla questione israelo-palestinese nel territorio trentino. L’associazione Maia Onlus promuove

la diffusione di un’informazione critica sui Territori Palestinesi Occupati e aderisce dal 2015 alla campagna globale di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni contro Israele.

 

L’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti. Qualsiasi donazione, oltre che gradita, aiuterà a svolgere le successive fasi del progetto e a sostenere le attività dell’associazione MAIA Onlus.

 

L’evento è stato realizzato con il contributo dell’Opera Universitaria.

www.facebook.com/events/1415952962057973/

 

Programma:

• 20.45: Aperitivo

• 21.00: Breve presentazione dell’associazione MAIA Onlus e del progetto Palestine Poetry Network

• 21.15: Proiezione del documentario “Revolution Art Poetry”

• 22.00: Dibattito con il regista Nicholas Nazari e con il team di MAIA Onlus

• 22.45: Concerto di Dutch Nazari e Sick et Simpliciter

 

SINOSSI del FILM:

Quando l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina fu creata negli anni ’60, il governo israeliano affermava l’inesistenza di un popolo palestinese con una propria cultura e tradizione.

Per questo motivo, il movimento di resistenza palestinese, ha sempre dato un’importanza cruciale al supporto e allo sviluppo delle forme esistenti di espressione artistica, come prova di un’identità nazionale capace di riunire territori divisi e riconnettere la popolazione con il proprio passato e la propria identità.

La poesia popolare palestinese è stata sicuramente la forma d’arte diffusa più ampliamente tra queste, la sua ricca tradizione si è stagliata come prova innegabile contro chiunque rinnegasse l’esistenza di un’identità palestinese originaria. Queste poesie cantano spesso di problemi economici, sociali e politici, fornendo una valvola di sfogo alla rabbia generata dal potere occupante sulla popolazione occupata.

All’interno della società palestinese, oggi assistiamo al distanziarsi delle nuove generazioni da quelle che le hanno precedute. A queste ultime, oramai disilluse e rassegnate, si contrappongono i giovani, la cui rabbia ancora ardente non si arrende al conflitto, agli insediamenti israeliani in continua espansione, all’appropriazione indiscriminata delle risorse ed alla quotidiana violazione dei loro diritti.

L’hip hop e il rap si stanno diffondendo tra i giovani palestinesi come nuove forme di espressione artistica e culturale. Spesso però, sono malviste dalle vecchie generazioni, considerate come prodotto di una colonizzazione culturale imposta, rude ed offensiva, che non dovrebbe trovare spazio nella cultura palestinese. I rapper palestinesi però, sentono il bisogno di far sentire alta la loro voce per svegliare le coscienze e denunciare quei comportamenti criminali che le vecchie generazioni condannavano con la poesia.

 

Per ulteriori informazioni:

 

MAIA - Make An Impact Association Onlus

info: makeanimpact.info@gmail.com

web: www.maiaonlus.org

 

Segreteria MAIA onlus

c/o FacoltĂ  di Economia

via Inama, 6

38100 Trento

 

  14 Maggio 2015
Centro per la Cooperazione Internazionale
Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani
Osservatorio balcani e caucaso