Film: In Zimbabwe con le scarpe della mamma

Venerdì 12 aprile 2019, ore 20.30, Sala Filarmonica, Corso Antonio Rosmini, 78 a Rovereto.

Il regista Andrea Morghen e il dott. Carlo Spagnolli presenteranno il filmato "In Zimbabwe con le scarpe della mamma"

Un viaggio straordinario attraverso la vita e le opere del dr. Carlo Spagnolli. In un paese, lo Zimbabwe, vessato da una povertà dilagante e da un'inflazione insostenibile. Elisa ritorna nel paese dove è cresciuta sulle orme del padre. Incontra gli amici di Carlo, i tanti compagni di vita e professione del papà. Un viaggio nel quale riscopre la grande umanità e l'incrollabile impegno del medico missionario trentino. Carlo la segue da casa, da Rovereto. I ricordi della moglie Angelina e della famiglia sono quelli che lo emozionano di più. Saranno la voce di Elisa e i suoi occhi a scoprire la grandezza dell'opera del papà, in un colloquio sempre vivo, apprensivo ed emozionato con il padre lontano, è lei che accompagna gli spettatori in questo paese che soffre, ma non si arrende!

Regia di Andrea Morghen; produzione AURORA FILM.

Documentario cofinanziato dalla Provincia Autonoma di Trento e dalla nostra Associazione.

IL CONCERTO DEI SHEBĂ€

Mescolare, fondere, miscelare, intrecciare… tutto questo è Shebà. Il gruppo nasce nell’estate del 2012 con l’intento di esplorare nuove forme di integrazione in un contesto artistico, e questa progettualità ha portato l’ensemble a cimentarsi in un ambito musicale quale la World Music.
In questo concerto che precederà la proiezione del filmato, la musica ci aiuterà a percepire la necessità di capire chi siamo e da dove veniamo, e l’unica via possibile per capirlo sembra essere quella di ripercorrere la propria storia e, se sei un musicista, probabilmente parti dall’analisi dell’esperienza musicale, che accompagna l’uomo da sempre. Come Trentino, poi, non si può non tenere conto della tradizione corale della nostra terra, l’unica capace di raccontare in maniera diretta e semplice l’essenza della nostra storia, di quella dei nostri nonni e bisnonni, l’unica in grado di metterti di fronte a ciò che ha dato forma al nostro presente.

E amara è la sensazione che si prova scorrendo le parole dei testi delle canzoni che parlano di emigrazione, che gli uomini e le donne delle nostre Valli vissero in prima persona. Ma confortante è il valore che viene dato alle cose semplici di una vita fatta di lavoro e fatiche, l’importanza della terra e della famiglia, la nostalgia di un amore, l’immensità della natura o il semplice “grazie” affidato a una preghiera.

Con l’intenzione di riscoprire le nostre radici, abbiamo quindi intrapreso questo viaggio, questo lavoro di arrangiamento di brani della tradizione, affinché con linguaggio e parole diverse, magari più attuali, possano essere riscoperti, spunto di riflessione, di conoscenza, di nostalgia, forse, di un passato che non tornerà, ma potrà rivivere nel ricordo e nella memoria.

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