Scatti da Sarajevo
Una visita in Bosnia e la curiosità di avvicinarsi alla storia e ai luoghi caratteristici di questo paese. Foto di Luciana Lettere.
L'Ocra e il rosso sulle rive della Miljacka.
Sarajevo esprime in pieno la sua identità e la sua storia nella Baščaršija: un quartiere di stampo ottomano che sopravvive orgogliosamente al tempo e alla storia travagliata dei Balcani.
Installazione di ombrelli a Sarajevo.
L'edificio della Viječnica (Rathaus, palazzo comunale) è stato costruito negli ultimi anni dell'800 secondo la volontà delle autorità austroungariche. Il progetto è dell'architetto di origini praghesi Alexander Vitek. Nell'incendio, iniziato con il bombardamento della notte tra il 25 e il 26 agosto 1992, è andato perso l'80% dei libri che documentavano e parlavano della storia della Bosnia Erzegovina e della sua cultura.
Il Tunnel di Sarajevo. Un incavo lungo 760 metri, largo un metro e venti, alto un metro e mezzo, e solo in alcuni punti un metro e ottanta. Dal marzo al luglio 1993 più di duecento persone, in assoluta segretezza e in condizioni da medioevo, l’avevano scavato con le mani, pale e picconi, a lume di lanterna. Per conoscere la storia del tunnel di Sarajevo.
L'incendio era durato tre giorni, dal 25 al 28 agosto del '92. La ricostruzione vent'anni. Ora la Biblioteca nazionale di Sarajevo ha riaperto le sue porte al pubblico.
Le “rose di Sarajevo”, cioè buche lasciate sull’asfalto dalle bombe e colpi di mortaio. I buchi sono stati riempiti di resina rossa per non dimenticare.
Veduta sulla città di Sarajevo.
La fontana davanti alla moschea di Gazi Husrev-Bey nella Baščaršija, cuore di Sarajevo.